Questo post è per mia nonna, che mi ha lasciato tantissime cose, senza che io neanche me ne rendessi conto...E' adesso che lei non c'è più che me ne sto accorgendo e mi ritrovo a portare avanti tradizioni che avevo dato per scontate ma che senza di lei, che ci teneva così tanto, rischierebbero di andare perdute...
Questo dolce lo faceva sempre il giorno dei morti, come vuole la tradizione foggiana, anche se a Foggia erano secoli che non ci tornava...
Ingredienti:
grano tenero (meglio parboiled)
melograno
gherigli di noci
cioccolato fondente
vino cotto
Far cuocere il grano seguendo le indicazioni sulla confezione (io uso il grano parboiled che si compra al supermercato, ovviamente la ricetta originale prevede il grano del mulino, che deve stare a bagno e cuocere non so quanto), scolarlo e lasciarlo raffreddare.
Aggiungere i chicchi di melograno, la cioccolata a pezzetti e i gherigli di noce sminuzzati.
Per finire, prima di servirlo (altrimenti il grano assorbe tutto il vino, diventa scuro e si indurisce), aggiungere il vino cotto.
...penso che le tradizioni siano una delle poche armi contro l'omologazione che ci circonda....W LE NONNE...
RispondiEliminaCiao Wanda, sono sicura che la tua nonnina dall'alto ti ringrazierà per averle dedicato questa buona e tradizionale ricetta!!! un abbraccio e buon fine settimana :)
RispondiEliminaMa che bello, questa ricordo di tua nonna è dolcissimo... e poi, questo dolce è proprio d'altri tempi, cose che è sempre bene preservare per il presente e per il futuro.
RispondiEliminaComplimenti, è una ricetta che sa proprio dell'amore delle nonne!
che bella ricetta, che bello che ricordi la tua nonna cosi....
RispondiEliminaAppena finito l'ultimo chicco, per quest'anno.
RispondiEliminaIn realtà a Foggia si usa grano tenero che viene venduto al mercatino o in qualunque negozietto, lasciato ammollare e lessato.
Io ci metto anche un po' di cedro candito a pezzettini, e sono sicuro che anche nonna lo facesse.
Il grano cotto appartiene a quel genere di cose che mangiate fuori dal loro contesto, sembrano perdere significato....chessò....un panettone a ferragosto.
Grazie ragazze!
RispondiElimina@Marco: mi fido e cambio la ricetta! :) Anche se quest'anno l'ho fatto col grano duro parboiled. Qui purtroppo il grano non è tanto diffuso come giù, da pochi anni a questa parte si inizia a trovare ma prima, in mancanza d'altro lo facevamo addirittura con il farro (buono ugualmente!) e niente canditi, te lo assicuro! :)
NOI A FOGGIA... ;)
RispondiEliminaio non l'ho mangiato quest'anno... e non l'ho nemmeno fatto! :'(
ebbrava li'!
Sono le ricette più belle quelle imparate dalle nonne!!!! E ti dirò di più..questa ricetta è bunonissima!!Ciao
RispondiEliminaQuando perdiamo le persone care ci rendiamo conto di quanto ci donavano!!!
RispondiEliminagrazie per la condivisione di questa ricetta!
un abbraccio!
La simbologia lega il melograno al sangue e alla fertilità, il grano alla rinascita. Ancora oggi le famiglie foggiane, nella notte tra il 1° e il 2 novembre, lasciano un piatto di grano cotto su una tavola imbandita in omaggio alle anime dei defunti.
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